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Tre mesi dopo, un primo bilancio

Dal blog di Donato Speroni:

Tre mesi dopo l’uscita nelle librerie e dopo i dibattiti  che si sono svolti a Roma e a Milano e le recensioni comparse sui principali quotidiani e periodici, è possibile fare un primo bilancio delle reazioni al mio libro L’intrigo saudita”, che ricostruisce lo scandalo Eni – Petromin esploso in Italia 30 anni fa e rimette in discussione la “memoria storica” sul caso. Continua a leggere

L’intrigo saudita come specchio di un’epoca nei giudizi di Berta, Calabrò, Ceccarelli, “Il Foglio”

Le più recenti recensioni colgono nuovi aspetti del libro. Antonio Calabrò, sul Mondo, (“Storia non solo criminale – una passione per la verità”) commenta alcuni volumi sulle vicende italiane degli ultimi trent’anni e parla di “buon giornalismo come quello di Donato Speroni”. Giuseppe Berta, sull’Espresso, osserva: “alla fine della lettura è difficile sottrarsi, oltre che a un senso di sconcerto, alla persuasione che il collasso del sistema era inevitabile in quelle condizioni”. Il Foglio afferma che “l’aspetto più interessante, e più nuovo, del libro è lo studio mediatico che Speroni fa di quegli avvenimenti”. Filippo Ceccarelli, sulla Repubblica, ne trae una “indicazione pedagogica: un giornalista onesto è è meglio che se ne stia alla larga dai centri di potere economico e petrolifero”

Cossiga: “rigoroso metodo storiografico”

Il senatore Francesco Cossiga ha inviato a Donato Speroni la seguente lettera:

Caro  Speroni, ho letto con vivo interesse il Suo libro “L’intrigo saudita”. A parte la mia intervista, che riproduce fedelmente il mio pensiero, è un’opera realizzata con rigoroso metodo storiografico. Complimenti ed auguri”.

L’Occidentale: si legge come un thriller. Viettone: mistero svelato. Panorama: un racconto efficace…

Il settimanale on line L’Occidentale pubblica un’ampia intervista di Roberto Paglialonga all’autore de L’intrigo saudita. Un’inchiesta in grande stile, L’intrigo saudita – commenta Paglialonga – costruita in oltre trent’anni di carriera da quel famigerato 1979. Si legge come un thriller di Ian Fleming. Ma è solo la storia d’Italia, almeno in parte”. E’ cambiato qualcosa rispetto a trent’anni fa? Continua a leggere

Speroni risponde a Statera: nel libro ci sono sette verità e un’ipotesi

Ecco la risposta di Donato Speroni alle critiche contenute nella recensione de “L’intrigo saudita” da parte di Alberto Statera.

Ben tre pagine delle 454 che secondo Alberto Statera “infliggo al lettore” sono occupate dalla pubblicazione di ampi stralci degli articoli importanti e puntuali che lo stesso Statera scrisse per l’Espresso trent’anni fa a seguito della vicenda Eni – Petromin. Il mio obiettivo, scrivendo questo “saggio ponderoso”, non era solo di ricostruire una vicenda misteriosa, ma di raccontare l’impatto di quello scandalo sulle imprese pubbliche, sui giornali e sulla politica. Da qui l’ampiezza della documentazione riportata, che occupa circa metà del libro. Penso di aver fatto qualcosa di utile, visto che lo stesso Statera, in risposta a una mia mail di ringraziamento, mi scrive: “Comunque il libro, come credo di aver detto, è molto interessante e l’ho letto in un pomeriggio”. No Alberto, questo in realtà nel tuo pezzo non c’è, ma grazie lo stesso per il riconoscimento postumo.

Veniamo al punto più importante toccato dall’ampia  recensione pubblicata il 5 ottobre su Affari e Finanza di Repubblica. Continua a leggere

Polemiche. Statera: “Quel saggio ponderoso che non chiarisce l’affaire Petromin”

Nella sua rubrica “Oltre il giardino” sull’inserto economico di Repubblica di lunedì 5 ottobre 2009, Alberto Statera recensisce criticamente l’Intrigo saudita:

“Il contratto con gli arabi saltò per le polemiche e non si seppe mai a chi andarono i 17 milioni di dollari di tangenti pagate, né  a chi erano destinati gli altri cento. Continua a leggere

Carabini: “indagini ricostruite con grande accuratezza”

Scoppiò un putiferio e i sauditi della Petromin fecero  saltare il contratto. Le indagini successive, ricostruite da Speroni con grande accuratezza, hanno stabilito che l’intermediazione del 7% era destinata a personalità arabe e che non c’è alcuna prova che sia “tornata” in Italia. Così scrive Orazio Carabini, nell’articolo  “Tra tangenti e dossier avvelenati”, pubblicato dal Sole – 24Ore della Domenica il 27 settembre 2009. E allora? E’ stata una torbida macchinazione della P2, la loggia massonica di Licio Gelli? Speroni, con l’autorevole sostegno di Cossiga, propende per una interpretazione diversa…

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“L’intrigo saudita” on line: documenti, articoli, pagine di testo, elenco dei nomi, blog

E’ pienamente operativo il sito http://www.intrigosaudita.it, che oltre a consentire l’acquisto del libro on line senza spese di spedizione, offre la consultazione dell’indice, dell’elenco dei nomi citati e della cronologia dello scandalo Eni Petromin. E’ anche possibile, attraverso il sito, accedere ai principali documenti integrali della vicenda e consultare la rassegna stampa. Tutte le pagine offrono ai lettori la possibilità di scrivere commenti. Sul suo blog, Donato Speroni racconta la sua esperienza di autore del libro.