Il libro

L’intrigo saudita
La strana storia della maxitangente Eni–Petromin
(cooper files, 454 pagine, 20 euro)

Trent’anni dopo:
petrolio, servizi segreti, loggia P2: una clamoroso caso di disinformazione

Era il 1979 e l’Italia aveva un disperato bisogno di petrolio. La società saudita Petromin propose all’Eni un accordo molto vantaggioso per una fornitura energetica di tre anni. Il contratto, però, prevedeva il pagamento di una sostanziosa tangente. Un’intermediazione da 120 milioni di dollari autorizzata ufficialmente dal Governo, ma che molti politici di allora non vollero credere fosse destinata soltanto agli arabi. Scoppiò lo scandalo, alimentato da vivaci polemiche parlamentari e seguito con attenzione spasmodica dai giornali italiani e stranieri. Il contratto andò a monte e il presidente dell’Eni Giorgio Mazzanti fu costretto alle dimissioni.

Per oltre dieci anni si è indagato sulle responsabilità politiche della vicenda, sui destinatari dell’intermediazione e sulle incursioni dei servizi segreti e degli esponenti della loggia massonica P2. Le indagini del Parlamento e della magistratura si conclusero con l’assoluzione di tutti gli indagati, ma non fecero luce sui responsabili della trama che fu alimentata da un continuo e misterioso flusso di informazioni in parte vere e in parte chiaramente inventate allo scopo di colpire gli avversari politici e far saltare il contratto.

Donato Speroni fa un attento lavoro di ricostruzione della storia, analizzandone le fonti e i documenti originali, attingendo agli atti delle indagini e riportando collegamenti e dialoghi tra i personaggi-chiave del panorama politico ed economico del paese. Testimonianze inedite raccolte oggi, tra cui l’intervista all’allora Presidente del Consiglio Francesco Cossiga e all’allora presidente dell’Eni Giorgio Mazzanti, ampliano il quadro e forniscono nuovi elementi all’indagine. Dopo trent’anni un’inchiesta precisa e dettagliata su una vicenda complessa, rimasta avvolta nella nebbia di ricostruzioni parziali e imprecise.

Donato Speroni è giornalista professionista dal 1964. Ha lavorato al Corriere della Sera e al Giorno. E’ stato vice direttore del Mondo, direttore di Capitale Sud, capo ufficio studi della Montedison e direttore centrale dell’Eni, responsabile della comunicazione esterna dell’Istat, consulente della Banca Mondiale in Africa. Attualmente insegna Economia e Statistica all’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino e collabora con il bimestrale East, Europe and Asia Strategies. All’epoca dei fatti, Speroni era responsabile dei rapporti dell’Eni con la politica e l’informazione. Ha ricostruito la vicenda con la massima oggettività, utilizzando i ferri del mestiere di cronista della politica e dell’economia esercitato per quarant’anni. Ma ha corredato ogni capitolo con un paragrafo di testimonianza personale che arricchisce la storia con risvolti umani e scorci inediti dall’interno di una grande e complessa organizzazione.

3 risposte a “Il libro

  1. Salve,
    mi hanno detto che nel volume ci sono novità sul Caso Moro. L’autore è in grado di confermare?
    Grazie
    Marcello

    • Onestamente non mi sembra, le vicende del libro partono dal febbraio 1979. C’è qualche flash back nell’intervista di Cossiga, ma riguarda soprattutto la P2. Grazie comunque dell’interessamento.

  2. la partecipazione agli incontri in Arabia Saudita del colonnello Giovannone ,invocato poi nelle lettere di Moro, non può essere una traccia ? si riferisce a questo Marcello? cordialità
    <Silvestro

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